IL PALIO DEL CERRO & I BOCCONCINI DI ZUCCA AL FORNO

“Dev’essere il nuovo catalogo Krugg”, commenta la mia assistente appoggiando sulla scrivania un pacco giallo.
Lo credo anch’io.

Fino a quando non scorgo l’indirizzo del mittente.
Leggo il luogo di provenienza, leggo il vostro nome.
E mi si apre il cuore.

 

 

Cari Francesca, Chiara, Francesco, che meraviglioso regalo mi avete fatto!
Sì, perché l’involucro contiene un biglietto di auguri -che ormai ho letto e riletto innumerevoli volte- racchiuso tra le pagine di un libro.
E non si tratta di un libro qualsiasi: è una raccolta di immagini e ricordi del “nostro” Palio del Cerro, la rievocazione storica che, dal 1969, a fine estate, infiamma gli animi degli abitanti di Cerreto Guidi, accogliente borgo in provincia di Firenze.

Sfoglio le pagine, cerco di ricordare l’anno in cui anch’io ho vissuto la competizione, guardo i visi nelle foto alla ricerca dei vostri.
E mi torna una nostalgia feroce di voi, del caro Sergio che scopro essere stato uno dei fondatori della manifestazione, della placida atmosfera medioevale che si respira nella vostra terra.

Leggo che recentemente è stato introdotto un maxischermo perché tutti possano seguire il Palio, cerco e trovo i video su YouTube, sorrido vedendo la foto di scarpe modernissime contrapposte ai troppoli, parallelepipedi di legno sui quali si corre senza mai poggiare i piedi a terra.

I ricordi si affollano nella mia mente.
Risento il suono dei tamburi, le grida del pubblico.
Rivedo il gonfalone bianco e rosso della contrada Porta a Palagio, gli sbandieratori.
Rivivo l’affabilità della gente per strada, l’amicizia non solo tra contradaioli, ma anche tra appartenenti a opposte fazioni.
Respiro la passione per i giochi.

La “nostra” contrada è la più piccola di tutte, ma la più signorile.
Vicinissima al palazzo del Podestà, comprende la via principale di Cerreto.
Fondamentale in paese, ha dato i propri colori alle Guardie Armate, piccolo esercito in costume che accompagna il Podestà e la sua corte.
Agguerritissima e “battagliera”, partecipa alla sfida nonostante il numero esiguo di atleti: perché sono “pochi ma buoni”.

 

 

Carissima Chiara, sfogliando il volume sul Palio e Cerreto, ripenso a una giovanissima Francesca che, deliziosa dama in miniatura, sfilava in abiti rinascimentali color rosa antico.
Sorrido ricordando l’esaltazione di Francesco nel raccontare i tornei e nel regalarmi un fazzoletto con lo stemma di Porta al Palagio.
E mi tornano in mente la tua ospitalità, la colazione nella pasticceria a pochi metri dal vostro portone, la vostra casa nella zona più bella del paese.

Non l’ho dimenticato: quella strada segue un tragitto circolare e delimita il cuore di Cerreto.
Percorrendola, dopo breve tratto, si raggiunge la Villa Medicea, patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Da sempre si racconta che in questo edificio si sia consumato l’assassinio di Isabella de’ Medici -donna bellissima e colta- per mano del marito.
Studi recenti hanno accertato che così non fu. Del resto, un luogo così ameno non poteva essere teatro di gesti tanto efferati.

Questo splendido palazzo oggi fa da sfondo al Palio.
Sulla pedana di legno i giovani atleti tengono alti i colori delle proprie contrade al cospetto di dame e cavalieri.
Il tiro con la balestra e alla fune, le corse nella bigoncia e sui troppoli, il lancio degli anelli -unico gioco, ahimé, a cui siano ammesse le donne- si susseguono sostenuti da una tifoseria entusiasta.
Uno spettacolo che si ripete ogni estate trasformandosi in festa.

Che voglia di rivedervi, cari Franceschi, carissima Chiara!
Quanto desidero rivedere il vostro Cerreto!
E quanto mi manca il Palio…

Come mi avete scritto, il 2019 potrebbe essere l’anno del nostro incontro dopo tanto tempo.
Comunque vada, sarà comunque un’annata importante: che coinciderà con il cinquantennale del Palio, e segnerà i trent’anni della nostra amicizia.

Un’amicizia “a distanza”, che rimane per me importantissima e preziosa.

 

 

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I BOCCONCINI DI ZUCCA AL FORNO
Adoro la zucca, in tutte le preparazioni. Di queste ultime, la mia preferita in assoluto è la più semplice: quella che vi propongo in questa ricetta. La zucca al forno ha un sapore dolce e salato, delicato e forte insieme. E ha il pregio non indifferente di essere pronta in mezz'ora. Cottura compresa.
Voti: 1
Valutazione: 5
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Tempo di preparazione 5 MINUTI
Tempo di cottura 25 MINUTI
Porzioni
PERSONE
Ingredienti
  • OLIO EXTRA VERGINE di OLIVA
  • 500 g ZUCCA a cubetti (ho usato quella già tagliata, acquistata al supermercato)
  • SALE
  • AROMI "ERBE DI TOSCANA" (un mix di rosmarino, salvia, alloro, basilico, maggiorana e timo essiccati). Possono comunque essere utilizzati aromi a piacere.
Tempo di preparazione 5 MINUTI
Tempo di cottura 25 MINUTI
Porzioni
PERSONE
Ingredienti
  • OLIO EXTRA VERGINE di OLIVA
  • 500 g ZUCCA a cubetti (ho usato quella già tagliata, acquistata al supermercato)
  • SALE
  • AROMI "ERBE DI TOSCANA" (un mix di rosmarino, salvia, alloro, basilico, maggiorana e timo essiccati). Possono comunque essere utilizzati aromi a piacere.
Voti: 1
Valutazione: 5
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Istruzioni
  1. PRERISCALDO il FORNO a 175°C (ventilato).
  2. FODERO una leccarda con CARTA FORNO. UNGO con abbondante OLIO di OLIVA
  3. FACCIO rotolare i cubetti di ZUCCA nell'OLIO della leccarda, in modo che risultino unti su tutte le facce.
  4. DISTRIBUISCO i CUBETTI sulla carta forno allontanandoli l'uno dall'altro. Li spolverizzo con SALE e AROMI.
  5. INFORNO e cuocio per 15 minuti. Trascorso questo tempo, giro i cubetti di ZUCCA con una spatola di teflon. Cuocio per altri 10 minuti circa. Sforno quando risultano morbidi.
  6. INFILZO i cubetti con alcuni SPIEDINI prima di servirli.
  7. È preferibile consumare la zucca al forno ancora calda. La si può comunque conservare per un giorno in frigorifero, ricoperta con pellicola trasparente.
Recipe Notes

LA ZUCCA: Importata dall'America, questa cucurbitacea è entrata di prepotenza nella nostra cucina facendosi apprezzare in svariate preparazioni: famosissimi i tortelli alla mantovana. Di essa vengono utilizzati la polpa e i semi, anch'essi commestibili. Nei paesi anglosassoni, opportunamente scavata e intagliata, viene utilizzata come lanterna da accendere la notte di Halloween. - FORNO: Quelli indicati nella ricetta sono tempi e temperature di cottura effettivi (la temperatura è stata misurata con termometro a sonda) per il forno Gaggenau; per altri forni, potrebbero essere diversi. Se non indicato diversamente nel testo, la cottura avviene ponendo il cibo al secondo livello del forno, incominciando dal basso. - SE VI È PIACIUTA QUESTA RICETTA, provate anche le DUCHESSE DI ZUCCA.

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2 Comments

  • comment-avatar
    Francesca 26 Gennaio 2019 (17:28)

    Ma che post bellissimo! Ti potremmo nominare assessore alla cultura ad honorem del comune di Cerreto! Ti abbraccio fortissimo

    • comment-avatar
      Pane per i tuoi denti 29 Gennaio 2019 (9:08)

      Caraaa!!!
      Assessore alla cultura anche no… però confesso che, da sempre, ho desiderato poter sfilare in costume durante il Palio!
      Un abbraccio forte forte anche a te.

      Valeria