HO INCONTRATO MONTALBANO (E AUGELLO) & IL RISOTTO AL PESTO IN VERSIONE AMC
Li ho visti.
Dal vivo, anche se da lontanissimo.
Tutti quanti: Montalbano, Augello, Fazio.
In via Mormino Penna.
Davanti al palazzo comunale trasformato in commissariato.
Avevano come sfondo le facciate barocche.
Camminavano sul selciato illuminato dal sole siciliano.
Insomma, quest’anno, a Scicli, purtroppo o per fortuna, ho beccato per una settimana le riprese della fiction più seguita d’Italia.
Al bar di fronte -quello in cui noi ospiti dell’Albergo Diffuso facciamo colazione- c’era anche Catarella, circondato da un nugolo di poliziotti in divisa, tutti con la tazzina in mano.
Poliziotti veri? Comparse?
Chi lo sa: impossibile distinguerli.
Una di loro -un’agente vera- era più bella di un’attrice. Alta, snella, ben truccata, con i capelli biondi acconciati come per il red carpet.
Se ne raccontano tante, a Scicli, sui protagonisti di questi telefilm.
Si dice che Zingaretti non dia confidenza.
“Però, poveretto” aggiungono “deve pur salvarsi: i fan non lo lasciano tranquillo nemmeno durante la pausa caffè”.
A me è capitato di vederlo per un attimo: è comparso a un balconcino del primo piano, dopo che un improbabile Ape anni ’60 -dotato di ombrello sul cassone- aveva attraversato la strada.
Di fronte, tre fittizi passanti erano vestiti in un modo in cui oggi, in Sicilia, non veste più nessuno.
Il commissario ha gridato un nome, ed è rientrato.
“Catarella!”
E l’agente, nella sua divisa che tirava sulla pancia, era lì sotto, pronto a scattare.
Ancora Catarella…
Lo adoro, questo personaggio servizievole, impacciato, un po’ caricaturale e tanto umano.
Della disponibilità dell’attore che lo interpreta, ho sentito parlare parecchio: si dice addirittura che sia lui stesso a proporre i selfie ai propri fan.
Poco invece ho sentito di Fazio.
Peccato, perché il braccio destro di Montalbano, precisino, rispettoso ed educato, mi è proprio simpatico.
Lo stesso, almeno fino a pochi giorni fa, non potevo affermare di Augello: troppo piacione, troppo pieno di sé.
Ma pare che Cesare Bocci, l’attore che lo interpreta, sia di tutt’altra pasta.
Pensate che, con amore, si sta dedicando da anni alla moglie malata e con lei sta scrivendo un libro.
Ho un aneddoto da raccontarvi, su di lui.
Pausa delle riprese.
Io sono lì, proprio davanti al commissariato.
Cammino veloce, per togliermi di mezzo il prima possibile.
Mi giro un attimo: Cesare Bocci è sulla scala.
“Fagli una foto!” mi intima il Paffu, che nel frattempo ha imboccato una stradina laterale..
Giuro, in quel punto della piazza ci sono solo io.
Sollevo l’iPhone per scattare.
Augello, rivolto verso di me e lasciandomi di stucco, alza la mano destra in un saluto cortese.
Volendo, come prova, posso fornirvi l’immagine.
Ho conosciuto solo di sfuggita il mondo dello spettacolo, e magari mi sbaglio.
Ma l’impressione che ne ho avuto è quella di una realtà in cui spesso vieni considerato esclusivamente se sei utile e soprattutto famoso.
La mano alzata di Mimì è stato un gesto semplice ed elegante.
Con un valore aggiunto, in quanto rivolto a una persona non più giovane, sicuramente non importante e neanche tanto gnocca.
Mi ha fatto sperare che, forse, in quel pianeta luccicante non tutto sia artefatto.
E che, a volte, anche sotto la maschera da bellimbusto o da femminaro, si possa nascondere un uomo.
CHE COSA SERVE?
- CIPOLLA ROSSA di TROPEA tritata
- 1 cucchiaio di OLIO EXTRA VERGINE di OLIVA
- SALE
- 250 g di RISO VIALONE NANO o CARNAROLI (ho usato il vialone nano Rancan)
- 50 ml di VINO BIANCO
- 600 ml di ACQUA BOLLENTE circa
- 1/2 cucchiaino di DADO VEGETALE BIMBY (oppure 1/2 di DADO VEGETALE di altro tipo) circa
- 190 g di PESTO alla GENOVESE (ho usato il pesto senza aglio Biffi, ma si può utilizzare un pesto fatto in casa, come quello della ricetta di PANE PER I TUOI DENTI)
- 50 g di BURRO
- PARMIGIANO (o PECORINO) grattugiato
- BASILICO FRESCO per guarnire
COME FACCIO?
- NELL'UNITÀ di cottura Secuquick AMC, faccio SOFFRIGGERE la CIPOLLA tritata con un cucchiaio d'OLIO e un pizzico di SALE.
- AGGIUNGO il RISO e lo faccio tostare per qualche istante.
- BAGNO con il VINO bianco, faccio evaporare.
- UNISCO l’ACQUA bollente e il DADO VEGETALE.
- CHIUDO il Secuquick, PROGRAMMO l’Audiotherm su soft. Al raggiungimento della temperatura, abbasso al minimo la fiamma (o riduco la temperatura del NAVIGENIO) e faccio CUOCERE per 2 - 3 minuti. RAFFREDDO la pentola sotto il rubinetto, la APRO e la rimetto sul fuoco.
- AGGIUNGO 100 g di PESTO, 50 g di BURRO, aggiusto di SALE e COMPLETO la cottura.
- ALL’ULTIMO MOMENTO, unisco il PARMIGIANO o il PECORINO GRATTUGIATO. Non eccedo con il formaggio, che potrebbe rendere troppo salato il piatto. È possibile utilizzare anche un formaggio spalmabile come lo stracchino.
- SERVO con una cucchiaiata di PESTO e una fogliolina di BASILICO fresco.
I MIEI APPUNTI
Pane per i tuoi denti
Valeria De Rossi. Una dentista, una pasticciera, una food blogger. Sono io. Entusiasta di natura, pignola per professione, amo i romanzi ben scritti, il Victoria Peak di Hong Kong, le torte alla mandorla, la mia Nikon e tutti i dispositivi marchiati Apple. I miei difetti? Sono permalosissima e per niente sportiva.
paola 6 Luglio 2017 (10:56)
Ciao, non ho l’AMC ma proverò il tuo risotto con cottura tradizionale o a pressione.
E’ la prima volta che ti visito e mi sono fatta un giro, voglio farti i complimenti: il tuo blog è proprio bello. Ti terrò d’occhio 😉
Pane per i tuoi denti 9 Luglio 2017 (23:09)
Ciao, Paola,
anch’io ho visitato il tuo splendido blog…
Complimenti anche per il titolo: te li fa un’innamorata dell’olio.
Neanche tu mi sfuggirai.
Un abbraccio.
Valeria