CROSTATA DI PERE E GOCCE DI CIOCCOLATO
Questa settimana, con il Bimby, mi sono dedicata all’esecuzione di svariate marmellate: con fichi, pesche, pere…
Come d’abitudine, il mio meraviglioso ottantaseienne papà è stato ingaggiato per la pelatura della frutta.
Dato che non è un nonno da mezze misure, mi ha preparato una quantità di pere decisamente superiore a quella richiesta… con conseguenti rimasugli nel mio frigo.Che fare?Mi è venuta un’idea: usare le pere rimaste per una torta.
Dai meandri della memoria è allora uscita la mia vecchia ricetta per la pasta frolla, e ho pensato di utilizzarla per questa emergenza.
Ho farcito la base con le pere residue e le gocce di cioccolato rimaste in uno dei cassetti del freezer, e ho creato questa crostata.
Il risultato è stato sbalorditivo: pensate che il mio Paffutello, notoriamente affamato soprattutto di “salato”, se l’è sbafata di nascosto…
Come d’abitudine, il mio meraviglioso ottantaseienne papà è stato ingaggiato per la pelatura della frutta.
Dato che non è un nonno da mezze misure, mi ha preparato una quantità di pere decisamente superiore a quella richiesta… con conseguenti rimasugli nel mio frigo.Che fare?Mi è venuta un’idea: usare le pere rimaste per una torta.
Dai meandri della memoria è allora uscita la mia vecchia ricetta per la pasta frolla, e ho pensato di utilizzarla per questa emergenza.
Ho farcito la base con le pere residue e le gocce di cioccolato rimaste in uno dei cassetti del freezer, e ho creato questa crostata.
Il risultato è stato sbalorditivo: pensate che il mio Paffutello, notoriamente affamato soprattutto di “salato”, se l’è sbafata di nascosto…
CROSTATA DI PERE E GOCCE DI CIOCCOLATO
QUALI SONO GLI INGREDIENTI?
300 gr. di farina 00
150 gr. di zucchero
150 gr. di burro
1 uovo
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di lievito vanigliato
400 gr. di pere sbucciate e tagliate a pezzetti
100 gr. di gocce di cioccolato
300 gr. di farina 00
150 gr. di zucchero
150 gr. di burro
1 uovo
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di lievito vanigliato
400 gr. di pere sbucciate e tagliate a pezzetti
100 gr. di gocce di cioccolato
COME SI PREPARA?
1. Nel robot, frullate insieme farina, zucchero, burro, uovo, sale, lievito: il risultato dovrà essere un impasto piuttosto granuloso.
2. Stendete 2/3 dell’impasto in una tortiera imburrata e infarinata da 28 cm.
3. Coprite con pellicola trasparente.
4. Impacchettate con pellicola anche il resto dell’impasto.
5. Mettete entrambi in frigorifero per circa 30 minuti.
6. Nel frattempo, preriscaldate il forno a 180° C.
7. Togliete dal frigo la tortiera, dalla torta la pellicola, e distribuite sulla base le pere e il cioccolato.
8. Con il rimanente impasto, fate dei “salsicciotti” del diametro di 1,5 cm. Coricateli sulle pere e sul cioccolato formando dei rombi.
9. Infornate e cuocete per 30 – 40 minuti.IL SEGRETO…
…è mangiare la crostata il giorno in cui viene cucinata.
1. Nel robot, frullate insieme farina, zucchero, burro, uovo, sale, lievito: il risultato dovrà essere un impasto piuttosto granuloso.
2. Stendete 2/3 dell’impasto in una tortiera imburrata e infarinata da 28 cm.
3. Coprite con pellicola trasparente.
4. Impacchettate con pellicola anche il resto dell’impasto.
5. Mettete entrambi in frigorifero per circa 30 minuti.
6. Nel frattempo, preriscaldate il forno a 180° C.
7. Togliete dal frigo la tortiera, dalla torta la pellicola, e distribuite sulla base le pere e il cioccolato.
8. Con il rimanente impasto, fate dei “salsicciotti” del diametro di 1,5 cm. Coricateli sulle pere e sul cioccolato formando dei rombi.
9. Infornate e cuocete per 30 – 40 minuti.IL SEGRETO…
…è mangiare la crostata il giorno in cui viene cucinata.
SODDISFAZIONE **** PAZIENZA **
Avete visitato il mio sito www.drvaleriaderossi.it ?
Pane per i tuoi denti
Valeria De Rossi. Una dentista, una pasticciera, una food blogger. Sono io. Entusiasta di natura, pignola per professione, amo i romanzi ben scritti, il Victoria Peak di Hong Kong, le torte alla mandorla, la mia Nikon e tutti i dispositivi marchiati Apple. I miei difetti? Sono permalosissima e per niente sportiva.
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Eccomi qui. Scusate la latitanza, ma questo per me è un periodo che somiglia a un frullatore, ma di quelli potenti come il Bimby. La mia professione mi travolge, non ho più tempo per me. Mi sono però regalata qualche giorno di ferie a casa, per studiare in autonomia alcuni argomenti che mi intrigavano: tra questi, l'iconografia e l'iconologia. Condivido con voi alcune parti che ho trovato interessanti. E la ricetta -naturalmente superveloce- dei peperoni in agrodolce.
Ti chiedi se fosse folle, maniaco o fatto di qualche sostanza psicotropa. Comunque vada, lui -Hieronymus Bosch- ti lascia senza fiato.
Ancora una volta, ve lo "racconto" attraverso Salvo Montalbano e -forse- Petra Delicado. Ma è ancora più interessante se spiegato da Alessandra Gennaro nei suoi webinARTE.
Salvo Montalbano e Petra Delicado: siamo già al terzo episodio, e la situazione incomincia a farsi pepata.
Tra l'altro, si scopre che Petra è iscritta a una serie di webinar dedicati all'arte. Saranno mica quelli della Ale?
I nuovi "appunti raccontati" sono dedicati a Hieronymus Bosch. E accompagnati dalla ricetta della zuppa di lenticchie come la fanno nella Tuscia.
È scattato qualcosa, tra quei due.
Qualcosa di speciale, che li calamita l’uno verso l’altro.
Qualcosa che li intimorisce.
E così, eccoli di nuovo qui, il commissario Salvo Montalbano e l’ispettore Petra Delicado.
Questa volta impegnati a investigare sul Gotico Internazionale e su Antonio di Puccio Pisano detto il Pisanello.
Chissà, magari potrebbero partecipare anche loro agli splendidi WebinARTE di Alessandra Gennaro…
Immagino che tutti conoscano il commissario Montalbano e Livia, la storica fidanzata genovese.
Per questo, ho scelto lui -in trasferta culturale- quale protagonista del racconto dedicato alla Superba città ligure.
Avevo già in mente la trama, i luoghi, le persone.
E invece, nella narrazione, è inaspettatamente comparsa come un ciclone Petra Delicado, ispettore di polizia, donna affascinante e indipendente...
Carlo Crivelli, un artista affascinante e inquietante, che vale la pena di incontrare.
E Le girelle con i pomodorini alla calabrese da una brillante idea del Paffu.
Ricordare il papà attraverso la bellezza di opere immortali. E dedicargli una ricetta antica ispirata ai racconti della Bibbia...
Visita alla National Gallery di Londra, naturalmente accompagnati da Alessandra Gennaro. E una chicca veneta: il broccolo fiolaro di Creazzo.
C'è una mostra, a Roma, che proprio non posso perdere: Caravaggio e Artemisia, la sfida di Giuditta. Mi sono fatta raccontare la vicenda dall'ancella Abra. E, adesso, non vedo l'ora di trovarmi faccia a faccia con l'eroina biblica.
E sì, la similitudine tra il drappo rosso del Caravaggio e il tovagliolo nella foto della scarola con i pomodorini secchi è assolutamente volontaria.
Una visita notturna alla mostra milanese sul Realismo Magico, nei panni delle due donne forse più affascinanti che siano state ritratte nel secolo scorso.
Latte e fiele 8 Settembre 2012 (17:38)
Grande Vale… non è che quando hai finito… mi presti il nonno ? Baci, a venerdì !
Paneperituoidenti.net 12 Settembre 2012 (8:28)
Effettivamente il nonno è un mito!!! Te lo devo presentare: vi piacerete a vicenda! A venerdì (scusa il ritardo nella risposta, ma ho scoperto stamattina che i commenti rimangono in standby…). Bacio.