TRAVESTIMENTI & IL RISOTTO VELOCISSIMO CON IL TARTUFO (AMC CON VIDEORICETTA)
Nessuno lo direbbe, di me.
Invece, lo confesso: adoro mascherarmi.
A mio parere, questa passione è legata alla mia infanzia.
Avevo quattro anni, e lo zio Giulio mi portò da uno dei suoi viaggi un abito tradizionale.
Non è dato sapere se l’isola di provenienza fosse la Sicilia o la Sardegna.
Di fatto, io, quel vestito, l’ho sempre definito “da sarda”.
Era uno scamiciato rosso bordato da una passamaneria scura decorata da puntini verdi e gialli, sotto il quale portavo una camicetta bianca chiusa al collo da un cordoncino.
Un piccolo grembiule e un cappellino coordinato completavano l’insieme.
Per il quinquennio successivo, quello fu il mio costume di Carnevale.
La gonna, da longuette, passò gradatamente a una lunghezza mini. Anzi, a una mini quasi impudica.
Un po’ alla volta, io quell’abito incominciai a odiarlo.
A quei tempi sognavo di diventare una principessa, non una campagnola.
Fu per me inevitabile desiderare di trasformarmi in Biancaneve.
Desiderio mai avveratosi.
Da adulta, incominciai a crearmi gli abiti di Carnevale da sola.
Cappuccetto Rosso, Mary Poppins, la donna del Vichingo e una dama di fine Ottocento nacquero saccheggiando vecchi bauli e tagliuzzando abiti smessi.
Ho adorato quella Mary Poppins vestita con un soprabito della nonna Carolina, con la borsa coperta da uno scampolo di stoffa per tappezzeria e il manico dell’ombrello modellato con il DAS e verniciato con colori a olio.
Non parliamo poi della dama di fine Ottocento, per vestire la quale ho modificato un completo da sera bluette di mia mamma: che, corredato da un enorme cappello di paglia fuxia con fiori e tulle in tinta con l’abito, faceva veramente un figurone.
Poi venne il periodo della scuola di teatro.
Qui, i travestimenti furono pittoreschi e molteplici: Tata Lucia in tailleur blu bordato di bianco, Anna Moroni con il grembiule e il sacchetto di farina, Eulalia Torricelli da Forlì con i capelli che ricordavano quelli delle Sorelle Bandiera (vi lascio immaginare le facce delle persone che, quel pomeriggio dopo il parrucchiere, mi videro per strada!).
Quella che ebbe il maggior successo, comunque, fu la mia trasformazione in Solidea, la maîtresse emiliana spudorata e volgare che interpretai quando la maestra mi chiese di presentare un personaggio che fosse il mio esatto opposto: parrucca a caschetto, vestaglia aperta su una sottoveste nera scollata, calze a rete e piumino da cipria, documentati da un video che solo pochi intimi hanno potuto vedere.
Oggi ho sessantadue anni suonati.
Ma la voglia di travestirmi non accenna a diminuire: dubito però che sia di buon gusto indossare i panni di una prostituta.
Se è per questo, nemmeno quelli di una giovanissima Biancaneve… al massimo potrei interpretarne la matrigna.
Eppure domani, alla sfilata dei carri allegorici, spero con tutto il cuore che i miei bambini vorranno portarmi con sé.
Ho già pensato a una maschera: mi trasformerò in Romeo, un personaggio da cartone animato in camice e guanti da cucina.
Sarò così coordinata con i miei patati, che vestiranno i panni di Spiderman e di Geko dei Superpigiamini.
Un po’ fuori tema sarà la piccola Adele, vestita da Elsa di Frozen.
In altri tempi, però, la mia principessina avrebbe potuto dover indossare un abito tradizionale di origine imprecisata.
E sarebbe stata molto meno contenta.
Clicca QUI per la VIDEORICETTA del RISOTTO CON IL TARTUFO AMC.
Tempo di preparazione | 3 minuti |
Tempo di cottura | 5 minuti |
Porzioni |
porzioni
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- CIPOLLA TRITATA
- OLIO EXTRA VERGINE di OLIVA
- SALE
- 250 g RISO CARNAROLI
- 50 ml VINO BIANCO
- 1 PICCOLO TARTUFO
- 600 ml ACQUA BOLLENTE circa
- 15 g DADO VEGETALE BIMBY (oppure DADO VEGETALE di altro tipo) circa
- 30 g BURRO AL TARTUFO
- PARMIGIANO grattugiato e in scaglie
Ingredienti
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- VIDEORICETTA: per visualizzarla, CLICCATE IL LINK SOTTO LA FOTO O NELLE NOTE.
- NELL'UNITÀ di cottura AMC -da 24 cm, 3,5 litri- utilizzata senza coperchio, faccio SOFFRIGGERE la CIPOLLA tritata con un cucchiaio d'OLIO e un pizzico di SALE. Posso farlo su una fiamma media oppure sul Navigenio regolato su 6.
- AGGIUNGO il RISO e lo faccio tostare per qualche istante.
- BAGNO con il VINO bianco, faccio evaporare.
- UNISCO l’ACQUA bollente e il DADO VEGETALE.
- AGGIUNGO un po' di TARTUFO tritato.
- CHIUDO con il Secuquick, PROGRAMMO l’Audiotherm su soft. Al raggiungimento della temperatura, abbasso al minimo la fiamma e faccio CUOCERE per 4 minuti. È possibile utilizzare NAVIGENIO, programmandolo su A e impostando Audiotherm per 4 minuti. Una volta completata la cottura, RAFFREDDO la pentola sotto il rubinetto, la APRO e la rimetto sul fuoco (o su Navigenio regolato su 5-6).
- UNISCO 30 g di BURRO AL TARTUFO, aggiusto di SALE e COMPLETO la cottura.
- ALL’ULTIMO MOMENTO, unisco il PARMIGIANO grattugiato e mescolo bene.
- Lascio MANTECARE per qualche istante.
- IMPIATTO e distribuisco sul risotto FETTINE di TARTUFO e SCAGLIETTE di PARMIGIANO.
VIDERICETTA: cliccate QUI per la videoricetta del RISOTTO CON IL TARTUFO AMC. - CONSERVAZIONE DEL TARTUFO: Gli esperti consigliano di conservare i tartufi freschi in fondo al frigorifero nello scompartimento verdure, (+2°, +3°), in un vaso chiuso, avvolti singolarmente nella carta assorbente, che dovrà essere sostituita non appena si sarà inumidita. - NAVIGENIO: Giuro, questa piastra che gestisce in autonomia tempi e temperature mi ha stupita ed entusiasmata. E, anche se inizialmente mi intimoriva un po', oggi non passa giorno senza che io la utilizzi. Insomma, neanche di questa posso più fare a meno! - COTTURA: Questo piatto può essere cotto anche in maniera tradizionale, ma il sistema Secuquick AMC -che accelera notevolmente i tempi pur mantenendo inalterati i sapori- mi permette di ottenere in pochi minuti una pietanza ottima e apprezzatissima dalla mia famiglia. - SE VI È PIACIUTA QUESTA RICETTA, vi consiglio di dare un'occhiata anche ai RISOTTO CON I FUNGHI (anch'esso con videoricetta), che troverete cliccando QUI evisitando il mio CANALE YOU TUBE.
Pane per i tuoi denti
Valeria De Rossi. Una dentista, una pasticciera, una food blogger. Sono io. Entusiasta di natura, pignola per professione, amo i romanzi ben scritti, il Victoria Peak di Hong Kong, le torte alla mandorla, la mia Nikon e tutti i dispositivi marchiati Apple. I miei difetti? Sono permalosissima e per niente sportiva.
Patrizia 2 Marzo 2019 (0:19)
Aspettavo con ansia una tua ricetta. Ottima!
Pane per i tuoi denti 27 Marzo 2019 (9:21)
Cara!!!
Un abbraccio.
Valeria
Barbara 28 Febbraio 2019 (22:20)
Prima o poi faccio
Pane per i tuoi denti 1 Marzo 2019 (21:26)
UAU!!!
Bacioni.
Valeria