LA BRIOCHE, LO STAMPO SUPER-BELLO, LA MIA AMICA ILARIA E I CULI GROSSI
Ammettilo, Ilaria: da me non te lo saresti mai aspettato, un titolo così!
Del resto, mi ci hai tirata per i capelli, con quel tuo messaggio su Whatsapp: “TU, a differenza mia, non faresti mai un post a tema culo”, a cui hai avuto l’ardire di aggiungere, tra parentesi, “questa puoi pubblicarla”…
Dunque, eccomi qui, e con notevole imbarazzo, a citare un argomento politicamente non corretto.
Per il quale chiedo scusa in anticipo ai miei lettori.
Nessun riferimento ad altri: il culo grosso in questione, of course, è il mio.
Ma ti pareva il caso, cara la mia amica di quaranta chili, di introdurre tale scottante argomento con chi è più largo di una roulotte???
Scherzo, naturalmente, e tutta questa pappardella è solo un pretesto per parlare di te…
Di te che mi sei diventata amica prima ancora che ci conoscessimo (qualche giorno andrò a cercarle, quelle mail che ci siamo reciprocamente inviate prima di incontrarci!).
Di te che scrivi meglio di qualunque persona io conosca.
E non me ne vogliano gli altri.
Di te che, ogni tanto, con il tuo stile impeccabile e graffiante, mi citi nel tuo blog Latte fiele.
E mi hai dedicato uno splendido post in occasione dei famosi articoli su La Cucina Italiana e su L’Arena, utilizzando un’immagine molto molto ma molto migliore rispetto a quella che avevo usato io.
Di te che non arrivi mai in ritardo né a mani vuote.
E porti sempre regali speciali.
Di te che non perdi mai la tua raffinatissima ironia.
E, “quando tutto va a rotoli”, posti il “rotolo di tacchino con carciofi, speck e olive taggiasche”.
Di te che non dimentichi il mio compleanno.
E l’anno scorso mi hai regalato uno splendido stampo per brioche.
L’ho utilizzato per tutt’altro, quello stampo, prima di arrivare a impastare una (quasi) vera brioche.
Ma quando, finalmente, l’ho fatta, è riuscita benissimo: bella, morbida e profumatissima.
In questo tuo delicato momento, cara amica, non posso che dedicarla, con infinito affetto, a te.
“LA BRIOCHE”
CHE COSA SERVE?
(dosi per lo stampo brioche Brique di Emile Henry; la ricetta è un mix di quelle trovate nel libro base Bimby e nel sito Emile Henry; ho usato il mixer termico, ma si può impastare anche con altri tipi di robot oppure a mano)
– 20 ml di LATTE + un po’
– 1 bustina di LIEVITO DI BIRRA disidratato
– 300 g di FARINA 00 + un po’
– 120 g di ZUCCHERO SEMOLATO
– 5 g di SALE
– 120 g di BURRO ammorbidito + un po’
– qualche goccia di AROMA PASTICCERIA (facoltativo, io ho usato il NAROM27 Zanardi)
– 2 UOVA
– ZUCCHERO in GRANELLA
COME FACCIO?
1. METTO nel boccale i 20 ml di LATTE con il LIEVITO DI BIRRA, scaldo per 1 minuto, 37°C, velocità 2.
2. AGGIUNGO la FARINA, lo ZUCCHERO, il SALE, il BURRO, l’AROMA e accendo il mixer a velocità spiga per 2 minuti.
3. A QUESTO PUNTO, aggiungo dal foro, una alla volta, le due UOVA. Continuo a impastare a velocità spiga per 8 minuti. Il composto risulterà piuttosto morbido e un po’ appiccicoso.
4. UNGO con un po’ di BURRO una terrina, nella quale metterò l’IMPASTO. COPRO con pellicola trasparente e metto a LIEVITARE (fino a raddoppio del volume) nel forno spento, ma con la lampadina accesa.
5. DOPO circa 2 ore, tolgo l’impasto dalla terrina, lo manipolo leggermente con la punta delle dita e lo trasferisco nello STAMPO IMBURRATO e INFARINATO.
6. COPRO con pellicola trasparente e metto nuovamente a LIEVITARE nel forno spento con la lampadina accesa.
7. DOPO 1 ora e mezza o 2, l’IMPASTO dovrebbe aver riempito la pirofila ed essere pronto per la cottura: TOLGO lo stampo dal forno.
8. PRERISCALDO il FORNO a 180°C (ventilato).
9. SPENNELLO la superficie della BRIOCHE con poco LATTE e vi distribuisco la GRANELLA di ZUCCHERO.
9. UNA VOLTA raggiunta la temperatura, INFORNO la BRIOCHE e la lascio cuocere per circa 30 minuti.
N.B.: E’ buona anche fredda… ma tiepida, con una tazza di tè, è sublime. Non conviene lasciarne per il giorno successivo, perché perde moltissimo.
SODDISFAZIONE *****
PAZIENZA ****
www.drvaleriaderossi.it ?
Pane per i tuoi denti
Valeria De Rossi. Una dentista, una pasticciera, una food blogger. Sono io. Entusiasta di natura, pignola per professione, amo i romanzi ben scritti, il Victoria Peak di Hong Kong, le torte alla mandorla, la mia Nikon e tutti i dispositivi marchiati Apple. I miei difetti? Sono permalosissima e per niente sportiva.
Anna Luisa e Fabio 30 Aprile 2015 (11:35)
Quante belle amicizie ci ha regalato questo mondo virtuale. E bellissimo anche lo stampo che ora profuma di brioche.
Fabio
andreea manoliu 30 Aprile 2015 (12:01)
Uno stampo bellissimo e una brioche golosissima !
paola 30 Aprile 2015 (16:11)
che bella,brava buon weekend
Patrizia M 30 Aprile 2015 (17:23)
Bello questo post, Valeria, non si perde certo l'aplomb usando termini come "culo" che in fondo, fa parte del linguaggio quoditiano di tutti, più o meno ! -Certo- dirai tu, – un conto è pronunciarlo, un conto è scriverlo !- Ma che male c'è? A me questa introduzione ad una ricetta tra l'altro molto interessante , pare garbata e nel tuo stile , anche con parole … così! Come stai? E' tanto che non passi a trovarmi e che non si sentiamo… va bene che io cucino poco ultimamente , ma spero di rileggerti presto! Intanto, ti auguro un buon fine settimana di quelli lunghi lunghi ! Un abbraccio , a presto 🙂 !
Ale 30 Aprile 2015 (18:44)
Che bello!!!!!!
Pane per i tuoi denti 30 Aprile 2015 (19:04)
E' vero!!!
Anch'io ho trovato delle bellissime amicizie…
Grazie, Fabio!
Valeria
Pane per i tuoi denti 30 Aprile 2015 (19:05)
Yesssss!!!
Un bacione, cara.
Valeria
Pane per i tuoi denti 30 Aprile 2015 (19:06)
Grazieeee!!!
Un abbraccio e buon week end anche a te.
Valeria
Pane per i tuoi denti 30 Aprile 2015 (19:09)
Ecco… sono giorni che ti penso intensamente, ma, come al solito, ti fai viva prima tu!!!
Come stai, cara?
Qui è tutta una corsa, sempre più una corsa…
Un bacione.
Valeria
Pane per i tuoi denti 30 Aprile 2015 (19:10)
Il culo o lo stampo?
Ciao ciao!
Valeria