IL BATTIPANNI DI DIAMANTE & LA TORTA DI FRAGOLE E CIOCCOLATO (CON VIDEORICETTA)
“Se non fate i bravi, mi costringerete a usare il battipanni elettrico”, minacciava spesso, sorridendo affettuosamente, la nonna Carolina. Di fatto, con noi non utilizzò mai alcunché di meccanico, né di manuale. Ma la sua frase fa parte, da sempre, del nostro lessico familiare. Tanto che non ho potuto esimermi dal dedicarle la mia ultima favola. Una favola che dedico anche alla mia amica Anna Martellato. Lei sa perché.
IL BATTIPANNI DI DIAMANTE
Percorse lentamente il vialetto davanti a casa.
Salì i tre gradini che lo separavano dalla porta d’ingresso.
Tolse dall’immensa manica la chiave brunita, la infilò nella toppa, la girò in senso orario.
La stanza lo accolse con una fredda penombra e una cascata di ricordi.
Il vecchio mago Merlino si guardò intorno.
Posò lo sguardo sul lungo tavolo rettangolare, sulle pentole opacate, sugli strofinacci a quadretti appallottolati vicino all’acquaio, sul grembiule che era stato di Diamante appeso al chiodo.
Tutto gli ricordava lei, quella donna mortale che per tutta la vita egli aveva profondamente amato, e che se n’era andata tanti anni prima.
Era stato il tempo, a portargliela via.
Quel tempo che le aveva fatto a poco a poco imbiancare i sottili capelli castani, raggrinzire la morbida pelle del viso, incurvare le mani ancora candide.
Quel tempo che le aveva consumato le forze, la salute, la memoria.
Ma che non era mai riuscito a scalfire il loro amore.
Quanto gli mancava, la sua Diamante.
In momenti come questo provava una nostalgia tale da rimpiangere di non averla potuta accompagnare in questo ultimo viaggio.
Ma Merlino, insieme a quello della magia, aveva ricevuto il dono dell’immortalità.
Si tolse il lungo cappello a cono, lo appese all’attaccapanni di legno.
Accese il camino.
Le fiamme avvolsero poco a poco la legna accatastata oltre gli alari.
Il fuoco, gradualmente, riscaldò il locale.
Il mago si lasciò andare sulla logora poltrona di pelle marrone.
Prese tra le mani l’antico librone degli incantesimi, prese a sfogliarlo distrattamente.
A, B, C, D… D come Diamante.
Richiuse il volume tenendo il segno con il pollice.
Lasciò andare la testa canuta all’indietro.
Abbassò un poco le palpebre, guardando davanti a sé.
Fu allora che lo vide, sopra il camino.
Appeso lì da così tanto tempo che ormai non lo notava nemmeno più.
Le sue volute, illuminate dalle fiamme, restituivano riflessi iridescenti e sprazzi di luce intensissima. Era il regalo più bello che avesse fatto alla propria compagna: un battipanni di diamante.
Merlino l’aveva fatto intagliare appositamente per quella donna che teneva la loro casa come fosse un gioiello.
Scherzavano spesso, sulla dedizione con cui ella puliva la cucina, spolverava i mobili, sprimacciava cuscini e materassi, batteva i tappeti.
Un battipanni di diamante la rappresentava perfettamente.
Era prezioso come il suo nome.
E unico come il loro amore.
Diamante adorava anche cucinare.
Passava ore e ore ai fornelli, nell’attesa del ritorno di Merlino.
Il mago apprezzava soprattutto le sue torte.
In particolare, gliene piaceva una al cioccolato.
Diamante la preparava spesso, inondando la casa con un profumo dolce e amarognolo insieme.
Gliela faceva trovare in un’alzatina di porcellana bianca coperta da una cupola di cristallo.
Per lui, ogni volta era una gioia.
Perché, diceva, quel dolce aveva lo stesso profumo dell’amore.
Merlino si lasciò avvolgere dai ricordi.
Era stanchissimo, ma, nonostante tutto, sereno.
Chiuse gli occhi, si abbandonò dolcemente al sonno.
Per qualche istante, avvertì il crepitio del fuoco. Poi anch’esso si dissolse nel torpore che lo avvolgeva.
Davanti a lui, sopra il camino, il battipanni di diamante continuava a rimandare i propri riflessi iridescenti e guizzi di luce intensissima.
Poco più in basso, le scintille abbandonavano il fuoco per salire verso il cielo attraverso la cappa.
Improvvisamente, una di loro sfuggì al percorso per cui era predestinata.
Andò sì verso l’alto, ma al di fuori del camino.
Galleggiò a zig zag nell’aria calda, disegnò un paio di ghirigori, si alzò, ridiscese, poi pian piano andò a posarsi sul battipanni appeso al muro.
Il diamante di cui questo era costituito cercò di resistere.
Ma bruciare era nella sua natura.
Così, un po’ alla volta, una piccolissima fiamma incominciò a consumarne il manico e le volute.
Il mago non si accorse di nulla.
Il suo respiro era tranquillo, il capo reclinato all’indietro, le palpebre abbassate.
Solo le mani poggiate sul libro di magia tenevano il segno alla pagina contrassegnata dalla D.
A un tratto, Merlino avvertì qualcosa di leggero sul viso, un contatto che gli procurò un tuffo al cuore: una tenera carezza.
Diamante era lì, vicino a lui
Bella come i suoi occhi l’avevano sempre vista, luminosa come la pietra preziosa di cui portava il nome.
Le prese la mano, gliela baciò.
Incominciarono a parlare fitto fitto, sottovoce.
Lui le raccontò gli interminabili anni trascorsi senza di lei.
Le confidò la paura per l’eterna solitudine che lo attendeva.
Lei ricordò la loro vita insieme.
E lo rassicurò: anche da un’altra dimensione, avrebbe sempre vegliato su di lui.
Rimasero così a lungo.
Diamante, seduta a terra accanto a lui, la testa poggiata sulle sue ginocchia, lo guardava in silenzio.
Merlino scorreva le dita tra i suoi soffici capelli e le sorrideva.
Nel frattempo, il battipanni, piano piano, si consumava.
Ma nessuno ci faceva caso.
Diamante si alzò e si guardò intorno: la cucina era polverosa e disordinata.
Si rimboccò le maniche, indossò quel grembiule che, da quando se n’era andata, era rimasto appeso al chiodo.
Incominciò a rassettare, a spolverare, a pulire il pavimento.
Quando tutta la stanza fu a posto, raccolse i capelli in una piccola crocchia, si lavò le mani.
Tolse dalla dispensa uova, zucchero, farina, cacao.
E impastò un dolce: quello al cioccolato, che piaceva tanto a Merlino.
Il mago la osservava con amore.
Ogni movimento di lei era un balsamo per i suoi occhi, e per il suo vecchio cuore.
Pregò che quel momento non terminasse mai.
Ma il battipanni di diamante continuava, lentamente, a bruciare.
Quando la torta uscì dal forno, ne era rimasta integra una sola voluta.
Diamante si tolse il grembiule, lo riappese al chiodo.
Tornò accanto a Merlino.
Prese le sue mani tra le sue, ne baciò delicatamente i palmi rugosi.
Quando posò le labbra su quelle del suo amore, il battipanni di diamante -ormai del tutto consumato dal fuoco- emanò un ultimo sprazzo di luce.
Il mago ebbe un sussulto.
Aprì gli occhi, se li stropicciò.
Cercò con lo sguardo la propria donna.
La stanza era vuota.
Tutto intorno a lui era però pulito, ordinato come un tempo.
Soltanto, sulla cappa del camino, il battipanni non c’era più.
Una manciata di cenere, a terra, era rimasta a ricordare quel dono.
Girò lo sguardo verso la cucina.
Osservò gli strofinacci lavati e ripiegati, le pentole lucidissime, il grembiule di Diamante appeso al chiodo.
Poi, sul lungo tavolo rettangolare, vide un’alzatina di porcellana con una torta al cioccolato.
Si alzò faticosamente, si avvicinò alla cupola di cristallo che la copriva, la sollevò.
Ne sfuggì un aroma dolce e amarognolo.
Merlino chiuse gli occhi.
Inspirò profondamente e lungamente.
Lasciò che quella fragranza lo pervadesse.
E pensò che aveva lo stesso profumo dell’amore.
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Tempo di preparazione | 45 MINUTI |
Tempo di cottura | 30 MINUTI |
Tempo Passivo | 1 ORA |
Porzioni |
PORZIONI
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- 5 UOVA
- 150 g ZUCCHERO SEMOLATO
- 75 g FARINA 00
- 50 g FECOLA DI PATATE
- 30 g CACAO AMARO
- SALE
- 500 g MASCARPONE
- 250 g PANNA FRESCA
- 140 g ZUCCHERO a VELO
- 1/2 BACCELLO DI VANIGLIA i semi
- 400 g FRAGOLE
- 30 g GOCCE CIOCCOLATO
- 75 g RICCIOLI DI CIOCCOLATO
Ingredienti
PER IL PAN DI SPAGNA AL CIOCCOLATO
PER LA CREMA AL MASCARPONE
PER ASSEMBLARE E DECORARE
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- CLICCATE IL LINK SOTTO LA FOTO O QUELLO NELLE NOTE PER VISUALIZZARE LA VIDEORICETTA.
- PRERISCALDO il FORNO (ventilato) a 160°C.
- SETACCIO la FARINA 00, la FECOLA e il CACAO AMARO. Li mescolo e li metto da parte (la mia mamma diceva sempre che era più sicuro aggiungere anche un pochino di lievito vanigliato: la prossima volta proverò...).
- IN UNA CIOTOLA, metto 5 TUORLI, 75 g di ZUCCHERO SEMOLATO e un pizzico di SALE. Monto con le fruste elettriche per almeno 5 minuti.
- A PARTE incomincio a montare a neve i 5 ALBUMI. Quando incominciano a schiumare, aggiungo gradualmente 75 g di ZUCCHERO fino a ottenere una MERINGA FRANCESE.
- MUOVENDO delicatamente la spatola dal basso verso l'alto, unisco la MERINGA all'IMPASTO preparato al punto 3.
- UN TERZO alla volta, e sempre con movimenti delicati, aggiungo al composto ottenuto al punto precedente gli ingredienti secchi setacciati (FARINA 00, FECOLA, CACAO AMARO).
- COPRO con CARTA FORNO il fondo di una TORTIERA APRIBILE del diametro di 22 cm. La spruzzo con SPRAY STACCANTE e ne fodero l'esterno con alluminio per evitare che lo spray staccante, fuoriuscendo dalle fessure del fondo, sporchi il forno.
- TRASFERISCO l'IMPASTO nella tortiera e lo livello con una spatola.
- CUOCIO per circa 30 minuti. Una volta sfornato, faccio RAFFREDDARE su una GRATELLA.
- AMMORBIDISCO il MASCARPONE con le fruste elettriche, vi aggiungo i SEMI di VANIGLIA.
- INCOMINCIO a montare la PANNA FRESCA con le fruste elettriche. SETACCIO lo ZUCCHERO a VELO e lo aggiungo gradualmente alla PANNA mentre quest'ultima sta montando.
- MESCOLANDO delicatamente, unisco la PANNA MONTATA al MASCARPONE ammorbidito con la VANIGLIA.
- LAVO e TAGLIO a pezzetti le FRAGOLE, lasciandone tre intere per la decorazione.
- CON UN COPPAPASTA regolabile, elimino il bordo del PAN DI SPAGNA al cioccolato, tagliandolo a un diametro di 20 cm.
- DIVIDO orizzontalmente il PAN DI SPAGNA al cioccolato in due parti. Per un dolce più regolare, taglio via ed elimino la calotta convessa della torta (ma, volendo, la si può mantenere).
- APPOGGIO il COPPAPASTA -aperto a misura 20- su un piatto di portata. Ne fodero la parte interna con ACETATO. Inserisco nel coppapasta la metà inferiore del PAN DI SPAGNA al cioccolato.
- SPALMO sul PAN DI SPAGNA al cioccolato la metà della CREMA al MASCARPONE, appiattendola con la spatola in maniera regolare.
- DISTRIBUISCO sul margine della CREMA dei pezzetti di FRAGOLA, avendo cura che il lato tagliato vada a contatto con l'acetato. Al centro, metto altre fragole. Faccio sprofondare la frutta nella crema al mascarpone.
- SUDDIVIDO sulla superficie della crema le GOCCE di CIOCCOLATO, facendo sprofondare anch'esse con la punta delle dita.
- COPRO la crema con l'altro disco di PAN DI SPAGNA al cioccolato.
- SPALMO sul secondo disco di PAN DI SPAGNA al cioccolato la CREMA rimanente, livellandola meglio possibile.
- DISTRIBUISCO sulla CREMA i RICCIOLI di CIOCCOLATO e decoro con le tre FRAGOLE che ho tenuto da parte.
- LASCIO in FREEZER per almeno un'ora. Poi trasferisco in FRIGORIFERO. Prima di servire rimuovo il coppapasta e l'acetato. È migliore il giorno successivo.
CLICCATE QUI PER LA VIDEORICETTA - COME RIPROPORZIONARE LA RICETTA: modificando il valore delle porzioni, verranno automaticamente riproporzionate le quantità dei singoli ingredienti. - ROBOT: Ho usato le fruste elettriche, ma questa ricetta può essere eseguita anche con altri robot o a mano. - FORNO: Quelli indicati nella ricetta sono tempi e temperature di cottura effettivi (la temperatura è stata misurata con termometro a sonda) per il forno Gaggenau; per altri forni, potrebbero essere diversi. Se non indicato diversamente nel testo, la cottura avviene ponendo il cibo al secondo livello del forno, incominciando dal basso. - INGREDIENTI: Se non indicato diversamente nel testo, le uova utilizzate sono di misura media e a pasta gialla. - FONTE: Mi sono ispirata a due ricette di Giallozafferano, che ringrazio di cuore. - SE VI È PIACIUTA QUESTA RICETTA, vi consiglio di dare un'occhiata anche alla TORTA CON RICOTTA e CIOCCOLATO, che troverete cliccando QUI.
Pane per i tuoi denti
Valeria De Rossi. Una dentista, una pasticciera, una food blogger. Sono io. Entusiasta di natura, pignola per professione, amo i romanzi ben scritti, il Victoria Peak di Hong Kong, le torte alla mandorla, la mia Nikon e tutti i dispositivi marchiati Apple. I miei difetti? Sono permalosissima e per niente sportiva.